Al Sig. Presidente del Consiglio
Comunale
Comune di Bagnara Calabra
Oggetto:
Violazione principio di proporzionalità composizione commissioni statutarie.
Richiesta annullamento in autotutela. Ricorso amministrativo
Il sottoscritto Gramuglia Salvatore, nato il 15/12/1950 a Bagnara
Calabra, ivi residente Giovanni XXIII n. 13/1, con riferimento alla questione di cui all'oggetto, espone
quanto segue:
A seguito delle elezioni amministrative del 15 e 16 maggio 2011 si
sono costituiti tre gruppi consiliari di cui uno di maggioranza (PDL) e due di minoranza (Patto per Bagnara
con 4 consiglieri e Energia Pulita. Sinistra per Bagnara con un solo
consigliere).
Al Consiglio Comunale, tenutosi in data 04/06 u.s. si procedeva
all'elezione dei componenti delle commissioni consiliari. Lo statuto comunale
prevede che le suddette commissioni abbiano composizione di cinque elementi con
rapporto tre a due tra maggioranza ed opposizione. Nel procedere all'elezione
dei componenti delle commissioni si è proceduto in violazione del criterio
proporzionale con riferimento ai componenti di minoranza, ignorando le
legittime istanze rappresentative del gruppo Energia Pulita - Sinistra per Bagnara, che, in esito
alla votazione non è rappresentato
in nessuna delle commissioni consiliari e ciò a fronte di un complessivo di 15
componenti da individuare, distribuiti su tre commissioni, di cui ben sei da
assegnare alla minoranza (sic!).
Per come chiarito dalla Commissione EE.LL. Regione Friuli Venezia
Giulia con parere del 07/12/2010 "l'articolo 38, comma 6, del D.Lgs.
267/2000 prevede che il consiglio, qualora previsto dallo statuto, si avvale di
commissioni costituite nel proprio seno con criterio proporzionale.
L'applicazione di tale criterio è finalizzata ad assicurare l'apporto delle
idee e della volontà della minoranza consiliare, in applicazione del principio
del governo democratico degli enti locali. La proporzionalità, quindi, è volta
ad assicurare in seno alle commissioni la maggior rappresentatività possibile".
Il Ministero dell'Interno, aderendo ad univoco indirizzo giurisprudenziale,
ritiene che il criterio proporzionale può dirsi rispettato solo ove sia
assicurata la presenza in ogni commissione di ciascun gruppo presente in
consiglio, in modo che se una lista è rappresentata da un solo consigliere,
questi deve essere presente in tutte le commissioni costituite, assicurando
una composizione delle commissioni proporzionata all'entità di ciascun gruppo
consiliare ed assicurando a ciascun componente un peso corrispondente a quello
della forza politica che rappresenta (attraverso meccanismi tecnici quali il
voto ponderato, il voto plurimo, ecc.).
A costituire univoca giurisprudenza vi sono innumerevoli sentenze
dei Giudici Amministrativi: "Lo statuto comunale può legittimamente
disporre che il Consiglio, all'inizio di ogni tornata amministrativa,
costituisca al suo interno, con criterio proporzionale alla consistenza
numerica dei gruppi consiliari, delle commissioni consultive permanenti,
garantendo sempre la presenza in queste di almeno un rappresentante per ciascun
gruppo" (TAR Lombardia -Milano- sent. n.567 del 1996). "Ai sensi
dell'art.31, l. 8 giugno 1990, n.142, nelle commissioni consiliari devono
essere rappresentate tutte le forze politiche presenti nel consiglio
comunale" (TAR Lombardia - Brescia- sent. 796 del 1992). " "la
previsione, di cui all'art. 38 l. 18 agosto 2000 n. 267, dell'istituzione di
commissioni consiliari costituite con criterio proporzionale mira ad assicurare
l'apporto delle idee e della volontà della minoranza consiliare, in
applicazione del criterio di governo democratico degli enti locali, alle
deliberazioni da assumersi dalle stesse commissioni" (TAR Lazio - Latina -
sent. n. 649 del 2004).
Le decisioni del Consiglio Comunale risultano violare l'art. 38
sopra richiamato e, circostanza più grave, hanno fatto strame dei più
elementari principi democratici di proporzionalità e rappresentatività.
Faccio,inoltre,
rilevare che, contrariamente a quanto riportato nel dispositivo della delibere
n.41,42 e 43 del 04/06/2011, il Consiglio Comunale non è stato chiamato ad
esprimere un voto finale sulla composizione delle commissioni (ciò è rilevabile
dalla registrazione sia audio che video della seduta). Se ciò fosse avvenuto,
il sottoscritto avrebbe espresso voto contrario ribadendo le motivazioni
addotte durante la discussione, e qui quasi integralmente riportate, nelle
quali anticipava la presentazione del ricorso.
Tanto premesso e ritenuto
il sottoscritto Gramuglia Salvatore, n.q. di consigliere comunale di
minoranza,
RICORRE
avverso l'illegittima composizione delle neoformate commissioni
consiliari permanenti e chiede
l'annullamento delle delibere consiliari n. 41, 42 e 43 del 04/06/2011.
Si avverte che in mancanza di positivo riscontro si adiranno le vie
legali per tutelare i diritti democratici della minoranza.
Con osservanza
Bagnara Calabra, li
13/06/2011
Salvatore Gramuglia
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