lunedì 8 agosto 2011

LE VERGOGNE DI BAGNARA


Neanche due mesi sono trascorsi dal suo insediamento e l’Amministrazione Zappia esprime appieno il suo vero volto:
- Il Comune è sull’orlo del fallimento poiché le casse sono vuote e i creditori bussano con insistenza alle porte: basta dire che la TELECOM ha tagliato tutte le linee telefoniche per morosità.
- Hanno iniziato una pseudo raccolta differenziata della N.U. porta a porta (sarebbe più corretto dire strada strada) le cui conseguenze sono state che quel poco di raccolta differenziata che veniva effettuato (vetro,carta), oggi non esiste più poiché tutto viene raccolto in modo indifferenziato.
- Le opere pubbliche bloccate (palazzetto, auditorium) continuano a rimanere tali;
- Le megastrutture promesse (tangenziale, allargamento del porto ecc) sono scomparse dall’agenda politica;
- I (pochissimi) turisti e soprattutto i Bagnaresi devono fare i conti con: un traffico caotico e incontrollato, tutti gli angoli del paese pieni di escrementi di cani, il poco di spiaggia libera rimasta ridotta a discarica per i lidi privati, le selvagge concessioni di occupazione di suolo pubblico.


Nonostante tutto questo si scialacqua il pubblico danaro (le tasse che noi tutti cittadini paghiamo) con :
- Contributi ad associazioni di ogni tipo per oltre 60.000 euro;
- Nomine nello staff del Sindaco (circa 30.000 euro);
- Abbonamenti a fantomatici giornali ( “La piana” oltre 2000 euro);
- Estati bagnaresi e altre simili amenità.

Un caso a parte è rappresentato da quei ragazzi che da qualche giorno stanno impalati agli angoli delle strade, in situazione umiliante per loro e inutile per il paese.
Risultano essere tutti volontari (tale è la qualifica indicata in delibera, per cui non dovrebbero prendere un euro), appartenenti all’associazione “Istituto per la famiglia ONLUS” con sede a Reggio Calabria (collegata al movimento politico-religioso non cattolico PA.C.E.,). La stessa associazione a cui hanno concesso gratuitamente i locali della palestra della Scuola Media di Pellegrina e con la quale hanno stipulato un
protocollo d'intesa per la realizzazione di un Progetto mirante alla creazione di un “Centro d'ascolto per donne vittime di violenza di qualsiasi genere” (sic).
A tale associazione, con delibera di Giunta, sono stati assegnati 17.000 euro per garantire il servizio “su strada” a livello di informazione e assistenza generica etc…,” (servizio che, con una prima delibera, avrebbe dovuto essere svolto dal 1 luglio al 31 agosto e con successiva posticipato, quale data di inizio, al 24 Luglio, mantenendo la stessa spesa pur riducendolo di 23 giorni). I 16 giovani sono stati scelti ……. dall’associazione tra i propri adepti(?!!).

In una situazione di crisi economica e sociale come quella che attraversa il Paese (inteso sia come Italia che come Bagnara) chiediamo:
1) E’ giusto che le spese della politica a Bagnara superino i 100.000 euro annui e non venga accolta la nostra proposta di ridurle almeno del 50% ?
2) E’ accettabile che si elargiscano prebende a destra e a manca e si sperperi danaro pubblico nel momento in cui il comune ha 13 milioni di debiti e non paga le bollette telefoniche?
3) E’ concepibile che il Sindaco si crei lo “Staff” spendendo 30.000 euro scegliendo il collaboratore “intuitu personae”(cioè chi gli pare) senza un minimo di selezione pubblica?
4) E’ moralmente corretto e trasparente (i nostri amministratore si sono riempiti le bocche in campagna elettorale con questo termine) assumere per pochi spiccioli “amici e compari” con sotterfugi come quello dell’ONLUS, piuttosto che con bandi pubblici aperti a tutti i giovani di Bagnara e non solo agli amici e compari?
SVEGLIATI BAGNARA !!!

venerdì 1 luglio 2011

se questa è democrazia

EPS escluso dalle commissioni permanenti. Gramuglia rende pubblico il ricorso al Presidente del Consiglio Comunale


Ritengo utile rendere pubblico il ricorso presentato al Presidente del Consiglio Comunale  avverso la decisione assunta  il 4 giugno di escludere dalle commissioni permanenti il gruppo da me rappresentato. Tale  atto è legalmente illegittimo (contrasta con la normativa vigente), politicamente scorrettissimo (viene impedito ad un gruppo consiliare di esporre le proprie proposte e valutazioni su tutti gli atti oggetto di discussione in Consiglio) e senza precedenti (nel passato a tutti i gruppi consiliari è stato consentito di fare parte delle commissioni).
Non posso, inoltre, non segnalare il silenzio dei tre (tale è il numero indicato da Gianni  Golotta, non smentito) Consiglieri comunali del Partito Democratico sul mio intervento in Consiglio (l’unico a rispondere è stato Romeo, che ha rivendicato la forza dei numeri) .
L’ignavia del P.D. oltre ad indignarci, traccia un ulteriore solco tra noi (Energia Pulita-Sinistra per Bagnara) e loro (?).

Al Sig. Presidente del Consiglio Comunale
Comune di Bagnara Calabra

Oggetto: Violazione principio di proporzionalità composizione commissioni statutarie. Richiesta annullamento in autotutela. Ricorso amministrativo

Il sottoscritto Gramuglia Salvatore, nato il 15/12/1950 a Bagnara Calabra, ivi residente Giovanni XXIII n. 13/1,  con riferimento alla questione di cui all'oggetto, espone quanto segue:
A seguito delle elezioni amministrative del 15 e 16 maggio 2011 si sono costituiti tre gruppi consiliari di cui uno  di maggioranza (PDL) e due di minoranza (“Patto per Bagnara” con 4 consiglieri e “Energia Pulita.Sinistra per Bagnara” con un solo consigliere).
Nel corso del Consiglio Comunale, tenutosi in data 04/06 u.s., si procedeva all'elezione dei componenti delle commissioni consiliari permanenti. Lo statuto comunale prevede che le suddette commissioni abbiano composizione di cinque elementi con rapporto tre a due tra maggioranza ed opposizione. Nel procedere alla proclamazione degli eletti dei componenti delle commissioni (sono stati proclamati eletti i consiglieri con il maggior numero di voti), si è violato il criterio proporzionale con riferimento ai componenti di minoranza, ignorando le legittime istanze del gruppo “Energia Pulita.Sinistra per Bagnara”, che così operando  non risulta rappresentato in nessuna delle commissioni consiliari e ciò a fronte di un complessivo di 15 componenti da individuare, distribuiti su tre commissioni, di cui ben sei da assegnare alla minoranza (sic!).
Per come chiarito dalla Commissione EE.LL. Regione Friuli Venezia Giulia con parere del 07/12/2010 "l'articolo 38, comma 6, del D.Lgs. 267/2000 prevede che il consiglio, qualora previsto dallo statuto, si avvale di commissioni costituite nel proprio seno con criterio proporzionale. L'applicazione di tale criterio è finalizzata ad assicurare l'apporto delle idee e della volontà della minoranza consiliare, in applicazione del principio del governo democratico degli enti locali. La proporzionalità, quindi, è volta ad assicurare in seno alle commissioni la maggior rappresentatività possibile". Il Ministero dell'Interno, aderendo ad univoco indirizzo giurisprudenziale, ritiene che il criterio proporzionale può dirsi rispettato solo ove sia assicurata la presenza in ogni commissione di ciascun gruppo presente in consiglio, in modo che se una lista è rappresentata da un solo consigliere, questi deve essere presente in tutte le commissioni costituite, assicurando una composizione delle commissioni proporzionata all'entità di ciascun gruppo consiliare ed assicurando a ciascun componente un peso corrispondente a quello della forza politica che rappresenta (attraverso meccanismi tecnici quali il voto ponderato, il voto plurimo, ecc.).
A costituire univoca giurisprudenza vi sono innumerevoli sentenze dei Giudici Amministrativi: "Lo statuto comunale può legittimamente disporre che il Consiglio, all'inizio di ogni tornata amministrativa, costituisca al suo interno, con criterio proporzionale alla consistenza numerica dei gruppi consiliari, delle commissioni consultive permanenti, garantendo sempre la presenza in queste di almeno un rappresentante per ciascun gruppo" (TAR Lombardia -Milano- sent. n.567 del 1996). "Ai sensi dell'art.31, l. 8 giugno 1990, n.142, nelle commissioni consiliari devono essere rappresentate tutte le forze politiche presenti nel consiglio comunale" (TAR Lombardia - Brescia- sent. 796 del 1992). " "la previsione, di cui all'art. 38 l. 18 agosto 2000 n. 267, dell'istituzione di commissioni consiliari costituite con criterio proporzionale mira ad assicurare l'apporto delle idee e della volontà della minoranza consiliare, in applicazione del criterio di governo democratico degli enti locali, alle deliberazioni da assumersi dalle stesse commissioni" (TAR Lazio - Latina - sent. n. 649 del 2004).
Le decisioni assunte in Consiglio Comunale risultano, pertanto, violare l'art. 38 sopra richiamato e, circostanza più grave, hanno fatto strame dei più elementari principi democratici di proporzionalità e rappresentatività.
Faccio,inoltre, rilevare che, contrariamente a quanto riportato nel dispositivo delle delibere n.41,42 e 43 del 04/06/2011, riguardanti l’argomento, il Consiglio Comunale non è stato chiamato ad esprimere il voto finale sulla composizione delle commissioni (ciò è rilevabile dalla registrazione sia audio che video della seduta). Se ciò fosse avvenuto, il sottoscritto avrebbe espresso voto contrario ribadendo le motivazioni addotte durante la discussione, e qui quasi integralmente riportate, nelle quali anticipava la presentazione del ricorso.

Tanto premesso e ritenuto
il sottoscritto Gramuglia Salvatore, n.q. di consigliere comunale di minoranza,


RICORRE

avverso l'illegittima composizione delle neoformate commissioni consiliari permanenti  e chiede l'annullamento delle delibere consiliari n. 41, 42 e 43 del 04/06/2011.
Si avverte che in mancanza di positivo riscontro si adiranno le vie legali per tutelare i diritti democratici della minoranza.
Con osservanza                                                         

Bagnara Calabra, li 13/06/2011
Salvatore Gramuglia

giovedì 26 maggio 2011

L'albero della cuccagna di Palazzo San Nicola

Le ultime elezioni comunali hanno decretato la vittoria del Pdl di Cesare Zappia, sul "Pd meno elle" di Mario Romeo. Gli elettori sono avveduti e diffidano delle imitazioni. L'originale è sempre più riconoscibile delle fotocopie sbiadite. 
Chi scrive non riesce ad addentrarsi negli oscuri meandri della politica cittadina, magari per ribadire cose già sottolineate validamente in altri interventi critici. Qualche considerazione di carattere generale sul contesto in cui si vota va fatta.
Senza scomodare Eduard Banfield, che il voto a Bagnara sia fortemente cristallizzato e segua dinamiche parentali e logiche clientelari, in una coazione a ripetere a spirale, è cosa risaputa, fin troppo banale da dimostrare. Le urne lo hanno sancito chiaramente.
Si dà la preferenza al candidato per ragioni di prossimità familistica, non tanto per questioni di rappresentanza, quanto per avere un'interfaccia in caso di necessità ordinarie. 
Si poteva pensare che il sistema fosse al collasso dopo l'intervento a gamba tesa della magistratura? Improbabile.
Se a fare la differenza in un'elezione è la quantità di prestazioni erogate al cittadino-elettore (dalla promessa del posto pubblico part-time, alla redazione del modello 730 presso il Caaf, passando per le radiografie effettuate in ospedale e il rilascio di licenze o certificati anagrafici) è chiaro che un consolidato apparato di potere affaristico trasversale, che ogni cinque anni passa all'incasso, parte molto avvantaggiato.
A maggior ragione se si investono ingenti risorse di liquidità per drenare consensi in una campagna elettorale dove i contenuti, i programmi elettorali e gli argomenti sono un optional, dunque inesistenti, perché il voto d'opinione o di protesta è nullo o quasi. Che poi negli ultimi tre anni non si ricordi a memoria di un provvedimento degno di nota dell'amministrazione guidata dal neo sindaco, già facente funzione è un dettaglio. Anzi l'immobilismo e il malcostume diventano fattori premianti, specie se l'elettore non può chiedere conto attraverso un meccanismo così controllato e borderline con la legalità.
Del resto si è assistito a una progressiva degenerazione del ruolo del consigliere comunale, una posizione che, quando si rinnova nelle facce, senza voler offendere o essere ingenersosi con alcuno, vede nella bassa scolarizzazione e nell'analfabetismo politico-culturale i suoi marchi di fabbrica. La funzione del consigliere è stata degradata, spesso limitata all'alzata di mano durante le deliberazioni, squalificata a ratificare decisioni avvenute nelle segrete stanze, quindi portate in aula ad uso e consumo della maggioranza.
Tranne qualche rarissima eccezione, non si registrano proposte o segnalazioni di neoeletti nel civico consesso. C'è solo la corsa folle, perfino in un comune dissestato economicamente, del gregge di impresentabili yesmen ad accaparrarsi un posto a Palazzo San Nicola.
Il primo cittadino e il suo inner circle diventano dispensatori di poltrone e indennità, secondo il principio della spartizione con il bilancino di sedie (cinque assessori, presidente del consiglio comunale, "cadreghe" nel consorzio metano, nomine varie, appalti, affidamenti alle cooperative ecc.). Il "manuale Cencelli alla bagnarota" per la gestione stabile della cosa pubblica, affinato sapientemente negli ultimi anni, dice esattamente questo. Dove si annidi l'interesse collettivo in tutto ciò è un mistero.
Nelle urne impera la legge del darwinismo elettorale: famiglie numerose e quantità di favori di piccolo cabotaggio fanno la selezione, a scapito sovente della qualità dell'offerta politica. La trasformazione dell'eletto a rappresentante di interessi particulari ha risvegliato appetiti dormienti, per cui si è verificato un inseguimento smodato, talvolta rancoroso e stomachevole, sicuramente di massa, al posto al sole.
A questo comunque non si può rispondere con la purezza di chi guarda schizzinosamente e con il cuore pieno di candore il popolo bue votare o di chi soffre di letargia per quattro anni, come se vivesse su un altro pianeta, per aspettare un'occasione che puntualmente non arriva mai. Dire che la cattiva politica scaccia la buona politica aiuta l'autostima, ma non redime. A che serve poi avere le mani pulite se le si tengono in tasca?
In un panorama, inquinato da tale neofeudalesimo, senza agitare la bandiera del giovanilismo e issarla sopra il pinnacolo del nuovismo a tutti i costi, la lista Energia Pulita Sinistra per Bagnara è stata uno dei pochi significativi elementi, quantomeno di curiosità, a livello locale.
Certo, correre da soli in siffatte condizioni e con queste regole non scritte, è utopico. Perdere numericamente è un processo automatico. Il movimento EPS non deve però dissolversi, ripercorrendo la strada di altre esperienze fallite, e, affrancandosi dai concetti cari alla vetero-sinistra, deve proseguire nell'azione di denuncia sociale e civile, documentando spese inutili e malgoverno. Fare da pungolo costante, sollevare temi di reale interesse insomma, portare le telecamare e i riflettori in municipio, insistere nella formazione politica dei suoi appartenenti per creare una classe dirigente, cementarsi nelle inevitabili difficoltà, dare speranza ai Neet sparsi sul territorio, spingendo verso meccanismi di aggregazione su battaglie politiche che non siano di pura testimonianza. 
A volte il vento può cambiare davvero, anche dove non sembra muoversi foglia.

Claudio Careri

mercoledì 18 maggio 2011

NOI CI SIAMO! ABBIAMO APPENA INIZIATO!


ENERGIA PULITA. SINISTRA PER BAGNARA.

CI SIAMO TROVATI IN 16 PER PROPORRE UN’IDEA DIVERSA DI CITTA’ E DI PARTECIPAZIONE….ORA SIAMO IN 587.

QUESTO PER NOI E’ SOLO IL PUNTO DI PARTENZA. CI SIAMO E CI SAREMO…TUTTI, NESSUNO ESCLUSO PER FAR DIVENTARE REALTÀ IL NOSTRO SOGNO, PER CAMBIARE IL NOSTRO PAESE.

SOGNAMO UN PAESE IN CUI LA CULTURA, LA TRASPARENZA, IL RISPETTO DELLA LEGALITÀ E DELL'AMBIENTE, VINCANO SUGLI INTERESSI PERSONALI, SUI CLIENTELISMI E SUL MALAFFARE. SOGNAMO UN PAESE IN CUI I NOSTRI GIOVANI POSSANO RIMANERE O RITORNARE.

PER REALIZZARE IL NOSTRO SOGNO VI COINVOLGEREMO TUTTI, CI FAREMO COMUNITÀ.

CI SIAMO PER GARANTIRE IL PLURALISMO E PER PORTARE SULLE PIAZZE DEL PAESE QUELLO CHE SI VORREBBE TENERE TRA LE MURA DEL COMUNE.

IERI CI SIAMO IMPEGNATI PER GARANTIRE LA REGOLARITÀ DELLE ELEZIONI. DA OGGI CI IMPEGNEREMO PER GARANTIRE LA REGOLARITÀ E LA TRASPARENZA DI QUESTA AMMINISTRAZIONE. FATELO INSIEME A NOI!

“UN VINCITORE E’ UN SOGNATORE CHE NON SMETTE MAI DI SOGNARE”

giovedì 12 maggio 2011

Sono Mario Lo Cascio e sostengo la lista Energia Pulita

Sono Mario Lo Cascio e sostengo la lista Energia Pulita; tuttavia  mi ritrovo in tasca una tessera del Partito Democratico e quindi devo dare qualche spiegazione.
Ho scoperto alle riunioni del partito, mi è stato ricordato alle riunioni del partito, che sono un idealista, un sognatore; idealisti e sognatori sono elementi estranei alla politica, pericolosi per questa politica. Eppure io da sognatore avevo immaginato che era arrivato il momento per questa parte politica in cui ancora mi riconosco di riscattarsi e di dare al nostro paese un’alternativa degna di questo nome, un progetto per farlo diventare un bel posto, un posto civile. Ho immaginato che si sarebbe fatta la naturale alleanza con quelli che la pensavano come noi, cioè il SEL e che con l’entusiasmo dei giovani e forse un po’ di stanchezza da parte degli altri per come sono andate le cose fino ad ora si poteva avere la possibilità di amministrare il paese, iniziare un percorso virtuoso, oppure perdere dignitosamente, iniziare un percorso virtuoso. Invece ho scoperto che eravamo noi del PD a non pensarla così, non nelle parole certo, ma nei fatti, che l’obiettivo era vincere, ad ogni costo, o forse dovrei dire far vincere qualcun altro  ad ogni costo, perché del Partito Democratico, in quella lista è rimasto ben poco. Ho lottato con pochi amici che, fin dall’inizio, come me o durante il cammino hanno preso coscienza di ciò che stava accadendo. Ma tant’è le cose sono andate come tutti sappiamo, abbiamo candidato uno di loro, dei nostri avversari, anzi più di uno, con l’abilità della nostra scatenata dirigenza che ha messo in campo tutte le armi (legittime) per raggiungere lo scopo; con i voti, all’interno del direttivo, di molti che fino alla fine,  a parole, si esprimevano contro e poi alzavano le manine  a favore (misteri paesani); con l’assenza di quelli che sono andati via (per sgombrare il campo?)  dal direttivo e dal partito in polemica con la linea intrapresa e poi si sono candidati addirittura nel gruppo dei “nostri alleati”, tutti mossi come da una forza superiore.
Si era sperato di trovare un candidato sindaco del PD o comunque della nostra area, ma non si è trovato. Si era stabilito di garantire a uomini validi del  Pd almeno  i posti importanti di una eventuale amministrazione, e cioè il bilancio, i lavori pubblici, il vicesindaco e il presidente del consiglio, questo si era stabilito per “ ingoiare il rospo” di quella candidatura a sindaco, come si diceva in tanti; e chi ci metteremmo in quei posti adesso se si presentasse questa occasione? Forse quelli che quasi certamente lasceranno all’indomani delle elezioni per ricoprire altri posti? Forse i giovani di belle speranze completamente bianchi di politica? I nostri tranquillissimi ex consiglieri di opposizione o quelli che ci hanno prestato  “ i nostri alleati “ perché non avevamo nessun’altro da candidare? Si,  sarebbe davvero divertente se ci fosse qualcosa da ridere. E in caso di sconfitta? Che fine farebbe il PD? Forse avrebbe un consigliere di opposizione, uno, forse; di certo un grande risultato che farebbe onore al nostro segretario e ai suoi fedelissimi per come sono state gestite le cose fin dall’inizio; forse se la dignità e la responsabilità all’interno di quel partito, non fossero considerate  “ solo battute “ , come mi è stato risposto in riunione di direttivo, queste persone sarebbero già andate a casa da un pezzo.
Quante parole spese per condannare duramente il modo di fare politica degli ultimi dieci anni dei nostri amministratori, per sottolineare la distanza del nostro pensiero politico da quel modo di fare, per scandalizzarsi ed indignarsi, senza peraltro riuscire ad ottenere, quasi mai, la rappresentanza delle nostre idee da chi era deputato a farlo in consiglio comunale. E i “ nostri alleati “ erano lì, per sette lunghi anni, come quelli in Tibet del film; in sette anni si approvano sette bilanci, si firmano delibere, si sostengono tutte le azioni importanti che costituiscono l’azione amministrativa della parte politica a cui si appartiene, ed è troppo comodo dire adesso che si è andati via a un certo punto, già a un certo punto!, che si combatteva dall’interno;  più che ad una conversione assomiglia al solito, collaudato e tempestivo trasformismo politico così di moda dalle nostre parti.
A questo punto si va a votare; la palla passa agli elettori e alla loro consapevolezza; e a quello che sognano per questo posto, tanto bello quanto sfortunato, dove viviamo con le nostre famiglie, dove cresciamo i nostri figli e cerchiamo di tutelare i nostri anziani e i disabili; dove cerchiamo di coltivare una cultura che possa dare a tutti, i mezzi per decidere con la propria testa, per rivendicare i propri diritti e imparare a fare il proprio dovere di cittadini. E la domanda da porsi è, secondo me, chi sono quelli che ci fermano per strada a chiederci il voto?! Le gigantografie e gli esilaranti slogan elettorali denotano di sicuro poca umiltà, se non vera e propria faccia tosta da parte di quelli che, con o senza la politica attiva, hanno badato fino ad oggi solo ai propri affari e a quelli della propria famiglia. Non possono essersi convertiti tutti insieme e tutti nello stesso momento. E allora chi li vota a questi qua?! Certo Bagnara è paese di grandi famiglie e dove l’amicizia e il comparaggio sono sacri, anche più del futuro dei figli, almeno di quelli degli altri.
Questa volta però c’è un’alternativa, che da subito, ne sono certo, manderà in consiglio comunale una donna se i numeri lo consentiranno, come seconda eletta; un’alternativa  che vuol dire anche niente alibi per nessuno, anche se si gioca, come è ovvio, a gettare fango in mezzo ai fiori, ma i fiori tornano a mostrare i loro colori con un po’ di pioggia fresca e il fango rimane a quelli che sono abituati a sguazzarci in mezzo. Si può continuare a fare fazioni e sistemi di favori ristretti, si può anche in buona fede continuare a credere in certe formazioni e persone, ma si ha il dovere, tutti, questa volta più che mai, di domandarsi con serietà e onestà qual è la strada giusta, quali le persone degne per il futuro del nostro paese.
Io torno alla “ società civile “, come la chiamano i politicanti di mestiere con un po’ di disprezzo e un po’ di timore (a loro non piace la gente che pensa, che si fa domande,  trovano più simpatiche le pecore, e dei voti si conta il numero, certo non la qualità), torno lì perché è il mio posto e perché adesso ho capito anche meglio cos’è di preciso in questo paese. Spero tanto di sbagliarmi ma a me sembra sempre di più una minoranza di persone consapevoli e che pensano al bene comune come la cosa più importante di tutte, come l’obiettivo per vivere tutti più sereni, tutti, non la mia famiglia sola, non i miei amici soli, non la mia parte politica, la mia parrocchia o i parrocchiani che mi stanno simpatici, non solo quelli che mi votano, che tifano inter piuttosto che milan. Torno lì  perché da lì abbiamo fatto sempre tutte le battaglie piccole e importanti che forse hanno tenuto accesa una luce per quelli che la volevano vedere, anche solo per un momento; e mi auguro che la vedano i giovani, i ragazzi, che si accenda anche dentro di loro come è capitato a noi, e che questo significhi che si mettano di traverso sulla strada di quelli che preferiscono mantenere le cose come stanno o che al più se ne fregano, siano essi le loro famiglie, i loro amici, i loro partiti, se questo dovesse servire a rendere Bagnara un posto migliore o solo a mantenere viva la speranza.

Bagnara Calabra, 8 maggio 2011

                                                                                                                              Mario Lo Cascio

lunedì 9 maggio 2011

confronto pubblico

“Energia Pulita.Sinistra per Bagnara” rinnova l'invito, già formulato il giorno della presentazione della lista e del programma, ai candidati a Sindaco delle altre due compagini presenti alle elezioni comunali del 15 e 16 maggio (Romeo e Zappia che fino ad oggi non hanno risposto), ad un confronto pubblico per illustrare ai concittadini i rispettivi programmi.

Trasparenza, informazione e chiarezza sono a fondamento di una scelta libera e consapevole. La politica è reale solo se condivisa.

Per noi il luogo naturale del confronto è la piazza, ma lasciamo agli altri l’individuazione  del sito, del giorno e dell’orario.

                    IL CANDIDATO SINDACO
                                          Ninì Gramuglia

mercoledì 27 aprile 2011

domenica 24 aprile 2011

Ecco cosa intendono per trasparenza amministrativa

Il programma elettorale del “Patto per Bagnara” inizia così: “Legalità e trasparenza amministrativa sono due potenti strumenti di democrazia, che purtroppo, sono stati -e sono- considerati poco e spesso vituperati”.
il “Popolo delle Libertà” nella parte introduttiva afferma: “Il nostro programma elettorale si basa…su maggiore trasparenza”.
Vorremmo capire il senso di queste  frasi, se, alla prima occasione  in cui  il “Patto per Bagnara”  e il “Popolo delle Libertà” potevano metterle in pratica, hanno deciso “insieme” di spartirsi (per l’amor di Dio legalmente, e ci mancherebbe altro!), la torta.
Ci riferiamo alla nomina degli scrutatori.
La legge, come ha comunicato il nostro candidato a Sindaco Ninì Gramuglia all’attuale Sindaco FF e alla Commissione Elettorale, prevede la chiamata diretta e nominativa degli iscritti nell’albo degli scrutatori da parte della Commissione elettorale, ma non stabilisce i criteri. Per cui, il primo atto di trasparenza amministrativa, bandiera programmatica per entrambe le liste, avrebbe potuto e dovuto essere quello di nominare gli scrutatori, come avviene in migliaia di Comuni e come proposto da Gramuglia, mediante meccanismi casuali, quali ad esempio, il sorteggio degli iscritti nell'Albo unico degli Scrutatori, dando priorità a giovani studenti, disoccupati e persone con bassa pensione, informazioni facilmente reperibili dai servizi del centro per l’impiego presente nel Comune.
Ma, si sa i programmi sono solo una noiosa e burocratica procedura amministrativa. E poi, chi li  legge? Ciò che conta sono i voti!! E spartirsi 48 scrutatori significa accaparrarsi centinaia di voti.  QQuestoEcco il ragionamento fatto dalle due liste “Patto per Bagnara” e “Popolo delle Libertà”, che si accapigliano su chi ha più parenti in raggruppamenti diversi, ma vanno d’amore e d’accordo quando si tratta di “inciuciare”.
Sordi alla proposta di Gramuglia, hanno deciso di nominare gli scrutatori con il metodo “due a me e uno a te”, alla faccia della decantata trasparenza.
Noi, “Energia pulita. Sinistra per  Bagnara”, no! Non accettiamo questa logica clientelare, per  cui denunciamo all’opinione pubblica questo “banchetto trasversale”.
In conclusione, se “il buon giorno si vede dal mattino”… è facile immaginare, al di la delle promesse elettorali, come governeranno Bagnara  il “Patto per Bagnara”  o il “Popolo delle Libertà” se i cittadini non voteranno per il cambiamento.
Buona Pasqua a tutti.

                           IL GRUPPO DI “ENERGIA PULITA-SINISTRA PER BAGNARA”
                         (CHE VA BEN OLTRE I CANDIDATI NELLA LISTA)
                                                  

P.S.: Sicuramente diranno: Gramuglia fa il moralista oggi, mentre fino a ieri ha accettato e avallato questo metodo. E’ falso, come sa benissimo il sig. Maceri, rappresentante della minoranza consiliare in commissione elettorale e candidato nella lista del “Patto”, Gramuglia ha da sempre contestato la spartizione clientelare della nomina degli scrutatori, proponendo il sorteggio e rifiutandosi di dare nomi di parenti e/o compari.

sabato 23 aprile 2011

quali attacchi?

Ninì Gramuglia risponde alle insinuazioni fatte oggi nella nota stampa del 'Patto per Bagnara' pubblicata da costaviolaonline.it

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Ho letto il delirante comunicato  del “settore comunicazioni e rapporti con la stampa” del Patto per Bagnara , dietro cui si nasconde un mio vecchio “amico”.
Una sola domanda vorrei fare, in merito, ai candidati PD nel “Patto”, Gregorio Frosina, Felice Maceri e Carmelo Lopresti, e a quanti altri fino a poco tempo fa militavano con me nei Democratici di Sinistra (Rosario Monterosso, Pietro Golotta, Francesco Barilà, etc).
Credete davvero in quello che sostiene il sig. “settore comunicazioni e rapporti con la stampa” del Patto per Bagnara, e cioè che Ninì Gramuglia sia capace di siglare un accordo (non si sa di che tipo) con Cesare Zappia contro di voi?
Una pubblica risposta farebbe bene a tutti.
Chiedo, inoltre, al signor “settore comunicazioni e rapporti con la stampa” quando e come la lista “Energia Pulita-Sinistra per Bagnara” ha sferrato attacchi alla lista del “Patto”?
Non lo abbiamo fatto e non lo faremo nei confronti di nessuno, in quanto noi proponiamo un programma alternativo alle altre due liste e una squadra di giovani di cui ben 8 donne; è vero, accompagnati da un vecchio arnese della politica come me, ma che ha avuto la capacità di coinvolgerli in un progetto di  cambiamento.
Il nostro programma è, dal giorno stesso della presentazione delle liste elettorali, visibile a tutti nel sito http://sinistraperbagnara.blogspot.com/, i vostri?
Subito dopo la settimana Pasquale, presenteremo sia i candidati che il programma in piazza, tra la gente, e non al Grand’Hotel.
A chi utilizza basse insinuazioni fatte di “non vorrei che….” per cercare di coinvolgere nel proprio fango gli avversari, dico, infine, “povero te come ti sei ridotto; grigio, cinico e cattivo; io cerco di volare, tu sguazzi in un verminaio”
Ninì Gramuglia.

venerdì 22 aprile 2011

a proposito di trasparenza

Lettera di Ninì Gramuglia al sindaco Zappia sugli attuali criteri di nomina degli scrutatori

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La nomina degli Scrutatori è compito della Commissione Consiliare Elettorale che si riunisce in pubblica adunanza nella sede del Comune ed assegna gli incarichi per tutte le sezioni elettorali presenti nel territorio del Comune. In passato la nomina avveniva tramite sorteggio casuale tra gli elettori iscritti nell'Albo unico degli Scrutatori mentre attualmente, secondo la legge n. 270 del 2005, la chiamata degli iscritti è diretta e nominativa. La legge non stabilisce però i criteri di chiamata e ad oggi i sistemi adottati dalla commissioni elettorali sono stati quelli di una mera ripartizione dei 48 posti di scrutatori previsti per il comune di Bagnara tra le varie forze politiche presenti sul territorio.

Tale metodo esclude quei cittadini che non hanno una collocazione politica dichiarata, una giusta amicizia o comunque una militanza politica chiara ma soprattutto può essere una norma di reclutamento partitico piuttosto che,  per esempio, una occasione per avvicinare i giovani alla politica oppure, anche se per queste forme di servizio non si parla di cifre elevate, un modo aiutare i disoccupati del territorio.

Avendo avuto sentore che anche in occasione della tornata elettorale del 15 e 16 maggio, si intende utilizzare il metodo spartitorio,  chiedo, in qualità di Consigliere comunale in carica e di Candidato a Sindaco per la lista “Energia Pulita-Sinistra per Bagnara”,  al Sindaco FF. in qualità di Presidente della Commissione Elettorale, di adottare una metodologia di nomina diversa da quella utilizzata fino ad oggi ovvero propongo:
- il sorteggio casuale degli iscritti nell'Albo unico degli Scrutatori dando priorità a giovani studenti, disoccupati e persone con bassa pensione ricavando quest’ultime informazioni dai servizi del centro per l’impiego presente nel Comune.


Bagnara Calabra 21/04/2011

                                                                                                          IL CONSIGLIERE COMUNALE
                                                                                                           (Salvatore Gramuglia)



martedì 19 aprile 2011

Comunicato stampa

Sabato mattina 15.04.2011 abbiamo ufficialmente candidato la nostra lista “Energia pulita. Sinistra per Bagnara” per le prossime elezioni comunali.
Questa scelta difficile e piena di responsabilità, è la determinazione di una parte della collettività della nostra cittadina che, condividendo una visione partecipativa della vita sociale e amministrativa, ispirata ai valori di legalità, solidarietà, pari opportunità, equità, trasparenza nella gestione “della cosa pubblica”, ha deciso di impegnarsi in prima persona, non importa se da candidati o meno.
La decisione unanime del nostro gruppo di dar voce alla componente giovanile e femminile (ben 8 donne su 15 candidati), è una scelta consapevole, per riaccendere la speranza di un progetto ispirato alla costruzione di una società che ridia dignità alle aspettative ideali e produttive dei bagnaresi, senza per questo ridurre tale scelta ad un mero dato anagrafico. Riteniamo, infatti, che questo, sia il primo passo per coinvolgere tutti coloro che intendano mettere a disposizione della collettività il loro impegno e condividere le loro idee per contribuire alla crescita del nostro paese e che, fino ad oggi, non hanno trovato l’opportunità per farlo.
Con la nostra presenza intendiamo, infatti, fornire un mezzo di partecipazione a tutti i cittadini Bagnaresi, nella speranza di riuscire a comunicare che cambiare è possibile, e che con il loro apporto potremo avviare una vera svolta, che abbia come essenza l’idea di comunità e bene comune, su cui si innesti una conseguente visione politica che si incentri su scelte finalizzate a realizzare un  progetto di sviluppo sociale, economico, culturale e politico della nostra cittadina,  condiviso mediante un sistema di cittadinanza attiva. 
Ciò rappresenterà per tutti noi l’obiettivo del nostro impegno presente e futuro, anche e soprattutto dopo il periodo delle elezioni, a riflettori spenti, quando qualcun’altro si sarà già scordato delle promesse fatte.
Abbiamo deciso all’unanimità di designare Ninì Gramuglia quale nostro candidato a Sindaco, perché lo riteniamo una persona culturalmente all’altezza, di grande preparazione tecnica e politica ed onesta (il che non guasta) e al momento, nel nostro territorio, l’unico a rappresentare la nostra idea di sinistra.

I punti principali della nostra proposta riguarderanno i seguenti aspetti essenziali:
·               Trasparenza e legalità dentro e fuori l’amministrazione comunale con attività di  risanamento del bilancio, di ammodernamento e riqualificazione degli uffici. 
·               Sistema urbanistico e viario che faciliti le attività e gli spostamenti quotidiani di tutti i cittadini, che garantisca mobilità alle persone con disabilità e che preservi il patrimonio naturale che contraddistingue il nostro territorio. 
·               Salvaguardia del nostro ambiente attraverso l’utilizzo di energie alternative, lo sviluppo di un’agricoltura e un’edilizia più responsabile, un piano per aumentare il verde dentro e attorno al paese, e un’attenzione particolare per la questione rifiuti.
·               Politiche familiari,  con particolari riguardo alle famiglie in situazioni di disagio.
·               Politiche sociali rivolte in particolar modo ai giovani, anziani e disabili di Bagnara e tutte le sue frazioni.
·               Politiche culturali con attività che abbiano come fulcro e centro motore una biblioteca  fornita e dinamica.
·               Politiche scolastiche che puntino alla creazione di un polo scolastico ampio e funzionale.
·               Politiche del turismo che mirino alla massima valorizzazione del nostro patrimonio naturale.